La Sagra della Porchetta di Ariccia salta nel 2025: una tradizione interrotta dopo tanti anni
Ariccia, estate 2025 – Sembrerebbe la prima volta che dopo 72 anni, la storica Sagra della Porchetta di Ariccia non si terrà. L’annuncio, giunto nelle scorse ore con una nota ufficiale e, ha scosso profondamente cittadini, commercianti e affezionati del gustoso evento, che ogni anno affollavano le vie del centro tra profumi di pane fragrante e fette generose di porchetta fumante.
Perche la 73esima edizione della sagra del 2025 non si terra’.
Il motivo? I lavori di ristrutturazione in corso nella Piazza di Corte, cuore pulsante della manifestazione, in vista del Giubileo 2025, che coinvolgerà anche i Castelli Romani. Un cantiere necessario, spiegano le autorità, per restituire alla piazza la sua bellezza barocca e accogliere i flussi turistici previsti con un volto rinnovato.
Ma il cantiere ha un prezzo. E quel prezzo, quest’anno, è proprio l’assenza di una sagra che, dai lontani anni 50, celebra non solo la porchetta – regina indiscussa della tavola laziale – ma anche la socialità, la cultura popolare, il folklore, la convivialità.
Settantadue anni di profumi, suoni, risate, panini mangiati in piedi, cortei, bancarelle e foto ricordo. Un filo mai spezzato, fino a oggi. Una tradizione che ha resistito al maltempo, alle crisi economiche, perfino al Covid-19 (con edizioni ridotte e in sicurezza), ma che si arrende ai lavori in corso.
“Capisco l’importanza del Giubileo – commenta un venditore storico di porchetta – ma qui si parla dell’identità di un paese. La sagra è Ariccia.”
Sui social fioccano i commenti, tra delusione, ironia e accenni polemici. Non da ultimi quelli relativi presunti ritardi nella consegna dei lavori che sembrerebbe dovevano essere terminati da calendario a Giugno da chi ha appaltato le opere di remaking, “Restaurare sì, ma cancellare no”, scrive qualcuno.
Da quanto sarebbe emerso l’Amministrazione ha deciso congiuntamente con l’Associazione dei produttori di rimandare la sagra al 2026, ma C’è anche chi chiede tra gli addetti e la popolazione se non fosse stato possibile spostare l’evento in un’area alternativa, cosa che da rumors interni era stata proposta ai produttori identificando Vallericcia come possibile location.
Ma e – sempre secondo vox populi – sembrerebbe che alcuni tra loro siano stati recalcitranti ad accettare la location dell’ex Kartodromo di Vallericcia, area usata per il consueto mercatino settimanale del venerdi, che nelle scorse edizioni della sagra era stata adibita ad area di parcheggio collegata alla piazza di Corte con un bus navetta.
La porchetta ad Ariccia Un indotto milionario e molti posti di lavoro.
Intanto, in paese, il dibattito sulla sagra della porchetta 2025 è acceso. I più nostalgici parlano di un “anno buco” nella memoria collettiva, i più pragmatici sperano che l’interruzione serva a rilanciare l’evento con maggior forza nel 2026.
D’altro canto tra i molti residenti del centro storico c’e’ chi ironizzando e’ contento che non si tenga la sagra per via dei molti disagi che arreca ai locals…
Resta da chedersi se il malumore è palpabile. Perché se è vero che la porchetta ad Ariccia non manca mai, è altrettanto vero che una porchetta senza sagra… è solo metà festa.
E così, tra interrogativi sui retroscena, dubbi organizzativi e voci che si rincorrono nei vicoli della città, una domanda aleggia come l’aroma del maiale arrosto nelle strade di settembre:
che faranno adesso gli affezionati dell’italico porco all’inizio dell’autunno? Si limiteranno davvero a un panino in solitaria… o inizieranno una contro-sagra clandestina?